Dello zio Peppe mi colpiscono le mani. Sono aperte, mai ferme. Hanno le nocche grosse che fanno pensare ai nodi nel fusto di un ulivo secolare. “Ascoltate bene, se tra…
No. Aspetta. Non mi abbandonare adesso. Cuore, non lo fare. Mi dondolo seduta sul lettone, guardo mio figlio. Il respiro che emana dalle labbra tremule. Le palpebre in leggero movimento.…
Non puoi guardarli a lungo, i suoi occhi. Sono lame. Sono fiamme. Penetrano a fondo e ti strappano certezze, ti spogliano, ti lasciano immobile, con un punto di domanda impresso sulla…
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok