L’anello che hai al dito, questa è la bocca che parla per te. Una fede d’oro giallo, resa opaca dal contatto della pelle e dall’acqua del lavandino, sempre troppo dura,…
Finisce che cammino a testa all’aria, quando mettono le luminarie di Natale. La voce di mia mamma nelle orecchie, che mi dice di guardare avanti e di mettere i guanti.…
Butto lì la bicicletta, la mollo davanti alle mura. Entro dentro, falcate ampie, mi metto in gabbia da solo. Lascio andare le piante dei piedi, perché cosa posso fare, se…
È entrata in cucina, a luci spente. Ha trascinato senza rumore la gamba cattiva, quella che si blocca sempre quando meno se lo aspetta. In quei momenti potrebbe farla cadere.…
Occhi, naso, guance. Mento. Orecchie. Denti. Voglio imparare a metterla anch’io, una bella maschera. E camminare nel mondo senza timore. Una faccia bianca e sorridente, un ghigno finto che è…
È un uomo scarno, con la giacca a vento di un bel verde brillante, un colpo di colore che ravviva la sua figura altrimenti pallida, indistinta. I capelli sono radi…
Vengo apposta. Perché in qualche maniera mi pare che mi aspetti. Che lui arrivi per me. Non ero mai entrato in questo bar, prima. Ci sono capitato una notte che…
La panchina dov’era seduto è diventata un’ombra netta, stampata su una superficie di un bianco ruvido e lattiginoso, quello che gratta le nocche delle dita mentre cammini radente alla parete. Mi sono…
Mi apposto. Allargo bene le zampe, mi tengo saldo al muro giallo, poroso. Attendo che qualcuno mi veda. E strilli. Oppure rimanga bloccato, atterrito dal mio corpo peloso, fosco come…
Non so. Cosa rimane da dire? In questa notte che mi accarezza lieve, come la mano incerta di un bambino silenzioso. Un po’ impaurito dalle sagome ostili di una cameretta…
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