Vengo apposta. Perché in qualche maniera mi pare che mi aspetti. Che lui arrivi per me. Non ero mai entrato in questo bar, prima. Ci sono capitato una notte che…
La panchina dov’era seduto è diventata un’ombra netta, stampata su una superficie di un bianco ruvido e lattiginoso, quello che gratta le nocche delle dita mentre cammini radente alla parete. Mi sono…
“Non mi piacciono le scale. Per favore, andiamo via”. La sua voce ammicca come occhi, quando guardano fissi dentro gli occhi. Il volto è ancora indecifrabile, coperto da uno strato…
Mi apposto. Allargo bene le zampe, mi tengo saldo al muro giallo, poroso. Attendo che qualcuno mi veda. E strilli. Oppure rimanga bloccato, atterrito dal mio corpo peloso, fosco come…
È il peso. Questo morto pesa troppo. Ho mani e braccia stanche, già tremanti quando lo porto fuori dalla macchina. Lo appoggio a terra. Lo trascino sull’asfalto che gratta, grigio.…
Ci sono i giorni che fa caldo. Ma tanto. Con l’afa che schiaccia le tempie, che ti pulsa anche nei piedi. Io i piedi li tengo nelle ciabatte di plastica…
Delia mi accompagna qui, nei pomeriggi di sole. Stiamo ai Giardinetti di Via Palestro, io tra gli scivoli e le altalene, lei con un libro rosso e il cellulare. Delia…
Bagliori e lapilli. E poi un fulmine, tra i palmi delle mani. Creo un piccolo vulcano rumoroso, sono l’artefice di una minuscola eruzione controllata. Io sono l’uomo senza faccia, il saldatore…
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