Arriva a terra subito, fa un tonfo grande come la sua pancia. Mi è sempre parso un mappamondo, il Sig. Bernardi. Sulle scale scende piano, sta con quella faccia arcigna…
Vengo apposta. Perché in qualche maniera mi pare che mi aspetti. Che lui arrivi per me. Non ero mai entrato in questo bar, prima. Ci sono capitato una notte che…
E cosa importa, se sono fiori finti? I fiori sono sempre fiori. E questi durano di più, anche in mezzo al gelo. Sono un regalo che mi hanno portato qui…
La panchina dov’era seduto è diventata un’ombra netta, stampata su una superficie di un bianco ruvido e lattiginoso, quello che gratta le nocche delle dita mentre cammini radente alla parete. Mi sono…
“Non mi piacciono le scale. Per favore, andiamo via”. La sua voce ammicca come occhi, quando guardano fissi dentro gli occhi. Il volto è ancora indecifrabile, coperto da uno strato…
Mi apposto. Allargo bene le zampe, mi tengo saldo al muro giallo, poroso. Attendo che qualcuno mi veda. E strilli. Oppure rimanga bloccato, atterrito dal mio corpo peloso, fosco come…
È la volta buona che non torno indietro. Vale tutto, adesso. Vale cancellare anche se stessi. Per tutta la vita ho avuto addosso, ben schiacciata sulla faccia, quella maschera neutra,…
Sei giovane, tu. Vai. Queste scale le prendi in fretta, hai la vita nei polpacci. Cinque anni e una bocca che sa dire solo cose belle, come l’altro giorno, quando…
Non sempre riesco tutti i giorni. Certe volte vengo solo una volta alla settimana. Porto le gerbere, che durano tanto e hanno bellissimi colori accesi. Da quando l’hanno sepolta qui,…
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok