La panchina dov’era seduto è diventata un’ombra netta, stampata su una superficie di un bianco ruvido e lattiginoso, quello che gratta le nocche delle dita mentre cammini radente alla parete. Mi sono…
Mi siedo qui, sul gradino dell’ingresso della cartoleria. Ho una penna in mano e una cartolina sulle ginocchia. È un bello scatto in bianco e nero. Tengo addosso il casco ma mi…
A bottega con mio padre. Sono cresciuto così. Ho le mani grosse, da tagliatore di pietre. L’alabastro lo conosco bene: è quel blocco bianco che fa la polvere insistente, quella…
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