Ormai sono le sette e devo andare. Salgo le scale della metropolitana, tengo il tacco fuori dal gradino, perché la schiena mi fa male e mi sbilancio all’indietro, tutte le…
Vuoi andare? Vai. Ti capisco, io. Non sono triste, non piango. Tu stai tranquillo: starò bene. E poi magari vado a fare un weekend con la Luisa, te la ricordi?…
Aspettavo il treno a Bellano. Era in ritardo. Davanti alla stazione, nella piazzetta lastricata con il distributore dell’acqua, c’era lui. Seduto. Un uomo dai capelli lunghi e arruffati, con la barba…
Oggi, che sono già le cinque e sono qui da solo, oggi che ho finito presto di spazzare il vialetto condominiale, può essere un momento buono. Allora lavo le mani,…
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