Ma mi ascolti o no? Hey, ragazzino, bagnino, come diavolo ti chiami. Allora! Ho fischiato, ti ho implorato, ti ho perfino detto “scusa!”. Ho freddo. Mi guardano tutti, dai mi guardano tutti. Sono qui, sulla scaletta, non mi importa dei quattro girini del corso di nuoto, anatroccoli normali. Vieni a prendermi, testa vuota! Non lo vedi che sono io il tuo cigno subnormale, non lo vedi?
Mi ha visto, sì, adesso mi ha visto. Appena in tempo.
Voleva farmi crepare, nella sua piscina.
“Ti prendo io” e tiene lo sguardo basso.
“Hey, sono qui. Guardami in faccia, cagasotto. Hai paura di riconoscermi? Di scoprire che mi scopo tua sorella?”
“Vu…vuoi l’accappatoio?” Mi aiuta a uscire dalla pozza di cloro cristallino. Ha movimenti goffi, come i normali quando hanno paura.
Ma sì, ragazzino, passami l’asciugamano. Copri questo scheletro rivestito di pelle di pollo. Copri la schiena rattrappita. Le membra molli di un alieno irsuto e cigolante. Sono uscito dall’acqua e nessuno voleva vedere. Ormai li sento nell’aria, i normali che non sanno dove guardare. Poveretti, lo fanno per me, per cultura, per pietà, per fede, per rassegnazione. Eh no, bastardi. Lo fate per voi. Per la paura. Per il terrore indomito che il morbo tocchi a voi, che un gene vostro possa avere un pezzettino in meno, come il mio. Che possa avvenire una qualche mutazione. Un dannato processo degenerativo, che vi trasformi nella mia copia ancora più malata, nel mio riflesso assatanato. Ma no, state tranquilli.
L’ho preso io, tutto il male del mondo.
State dietro alle vostre chimere, voi, sono io l’eletto. Nuotate pure a stile. E fatevi una doccia calda. Prendete l’Audi che vi piace tanto e andate al ristorante. Pisciate sul bordo della strada. E fate bambini belli. Rosa. Normali. Qualche volta litigate per stanchezza, per le questioni di principio. Poi sdraiatevi sulla spiaggia e correte tra le onde al tramonto. Ci sono io che sopravvivo per voi. Vivo io per voi.
Io sono il cigno con le ali rotte. Volo per finta, tranquilli.
Nessuno mi vede davvero. Sono il vostro babau, me ne sto chiuso nella vostra cantina.
Però siate sportivi. E non prendetevela a male, se mi scolo i vostri vini.
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