Tutte le novità di questo blog, da vivere insieme.
Ci sono silenzi che servono.
Sono utili per prendere le distanze dagli eventi, per uscire da un ritmo che non riconosciamo più come nostro. O forse per concedere una carezza al nostro cuore.
Il mio silenzio di questi mesi, in verità, è stato carico di parole: le ho messe dentro pagine word, appunti su post-it, fogli di diario. Eppure non le ho pubblicate su questo blog, perché avevo bisogno di allontanarmi dal mondo per un po’, di recuperare una dimensione più intima.
Scavare a fondo dentro di me.
La vita, sei mesi fa, mi ha sottoposto a una prova durissima: in poche ore mi ha privato di una delle persone più importanti, la donna che mi ha messo al mondo. Ho trascorso giorni di smarrimento, di rabbia, di incredulità.
Con il tempo, però, ho capito che la morte non mi ha sottratto la cosa più bella; della mia mamma mi ha portato via gli occhi azzurri, le mani sempre in movimento, la risata fresca. Ma posso dire con certezza che mi ha regalato la sua anima.
La sua essenza mi è accanto in ogni momento e sempre più sto imparando a mettere in pratica questa forma di dialogo “laterale”: parlo nuove parole mute, ascolto un suono interiore, che è un battito intenso di vita immortale.
Per questo, adesso, mi sento forte: sono pronta a ritornare su questo blog.
La mia mamma amava leggere le mie storie. Mi controllava per sapere se avessi pubblicato qualcosa: allora si metteva al computer. E mi leggeva. Mi dava sempre il suo parere: mi diceva cose come “questa storia faceva paura”, “ma dove ti vengono questi personaggi così”, “scrivi finali positivi, perché la gente vuole serenità, ha già i suoi problemi”. E poi finiva sempre con un ricordo del mio passato, un’immagine di me, della mia storia personale: mi ricordava ragazzina chiusa in camera a studiare letteratura, a tradurre dal greco e dal latino. A comporre decine di testi, in prosa e poesia.
Ritorno qui. E scriverò ancora. Per condividere emozioni con tutti coloro che vorranno fare pezzi di strada con me.
Scriverò sempre alle 18, magari non tutti i giorni, ma solo quando sentirò che sarà giusto farlo.
Continuerò a inventare storie brevi, ma in questo blog troverete molto altro. Scoprirete nuove idee, nuove rubriche, tante esperienze di cui possiamo parlare insieme. Alla scrittura creativa affiancherò la scrittura di reportage, con interviste, approfondimenti, recensioni.
Francesca, vorrei imparare anche io a mettere in pratica questa forma di comunicazione “collaterale” e non farmi travolgere dal senso della perdita sorda. Le tue parole infondono serenità ed aiutano ad elaborare il dolore! Un abbraccio
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5 Commenti
Simona
17 Aprile 2018 at 22:46
Francesca Crippa
20 Aprile 2018 at 9:58
Enzo
14 Maggio 2018 at 21:55
dambrapina
30 Giugno 2018 at 22:52
D’Ambra Pina
9 Agosto 2018 at 0:08
Avrà letto anche questo la tua mamma. In qualsiasi modo l’avrà fatto… Un abbraccio
Grazie Simona, ti abbraccio anche io. Sono molto contenta che tu sia passata qui!
Riesci sempre a sorprendermi e a commuovere. Sei unica.
Le tue parole infondono serenità e speranza per chi vive il tuo stesso dolore e cerca un modo per continuare un dialogo con chi non c’ è più .
Francesca, vorrei imparare anche io a mettere in pratica questa forma di comunicazione “collaterale” e non farmi travolgere dal senso della perdita sorda. Le tue parole infondono serenità ed aiutano ad elaborare il dolore! Un abbraccio